Fiammetta Lucattini - 19/11/2012 09:33:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Delicatissima, condivisibile, specie quando i figli sono alla disperata ricerca di sé.

 Pietro Menditto - 18/11/2012 10:45:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

E’ molto bella così, non c’è nulla da cambiare. Ciao Loredana.

 Loredana Savelli - 18/11/2012 10:33:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

a Cristina: ti ringrazio, ma queste sono le mie percezioni, bisogna fare la controprova e non credo che cia sia un riscontro identico.
E’ sempre così in ogni relazione, sigh.
Un abbraccio e buona domenica.

 Cristina Bizzarri - 18/11/2012 10:22:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Loredana dev’essere un’esperienza piena di sorprese averti come madre.
Certamente non sei ragnatelosa e scontata. Questa tua poesia me lo dice con le sue immagini colme di chiaroscuri, di sensazioni visive e tattili. Sa di nascondigli spiati da lontano, con sorridente e altruistica tenerezza.
Un abbraccio.

 Ferdinando Battaglia - 17/11/2012 19:23:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Ricordo l’ammirazione che mi suscitava, e mi suscita ancora, il vedere un artigiano nel suo laboratorio; osservare come attraverso il suo lavoro prenda forma un’idea, ha per me il sapore di una storia dell’Umanità. Ora c’è senz’altro diversità tra artigiani e artisti, e non tutte le creazioni rimarranno nel tempo esemplari del genio umano, ma il lavoro dello spirito affratella e uno e l’altro; il dòtto e l’analfabeta.
Scrivi ancora Loredana(per quel che valga il mio commento); e pubblica: tutti siamo destinati ad una meta ferale, ma la generosità della condivisone e la consolazione di leggerla, rendono meno sola l’attesa. Questa è solo una parte del discorso; il resto è la possibilità di "crescere" in direzione dell’arte e della vita grazie ai commenti attenti e ai talenti più certi, che fraternamente suggeriscono e trasferiscono il loro sapere perché la bellezza di un testo si compia nel proprio specifico dire.

Ciao e buona domenica

p.s. Scusatemi, mi sono lasciato un po’ andare...

 Loredana Savelli - 17/11/2012 15:28:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

a Carla.
Non ti manderei comunque al diavolo, certamente non per questo. Si sarà capito da tempo che i miei scritti sono SEMPRE work in progress. Lo spunto può essere un fatto contingente (è sempre un fatto contingente) però mi capita anche di ribaltare il senso iniziale, perché ci lavoro di fantasia, anche se non immediatamente. Dovrei astenermi dal pubblicare, questa è una vecchia e ostica questione, però mi perdererei certi bei consigli... Mi servono come stimolo all’autocorrezione, che di solito c’è. Quanto alla compulsività, cerco di arginarmi ma se gli argini fossero troppo severi deborderei da qualche altra parte. In fondo così sono innocua : ))
Un caro saluto

p.s. Nel merito della questione: è sicuro che le madri rimuginano troppo, altrettanto certo è che i figli hanno i loro segreti e mai lo sapremo.

 Carla de Falco - 17/11/2012 15:20:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

allora... così la chiusa mi convince molto.
forse (ma qui mi spingo troppo e dunque hai licenza sin d’ora di mandarmi al diavolo) dicendo
loro non ci pensano più
aggiungeresti l’idea che loro ripongono, a noi resta l’enigma su cui rimuginiamo invano, in attesa di illuminazione. in questo modo, forse, le campane non ti servono.
grazie di avermi concesso tanta libertà sul tuo testo. prof. Le prometto che non lo faccio più.

 Loredana Savelli - 17/11/2012 15:12:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

a Carla.
Grazie per il consiglio. Per ora ho tagliato, poi ci penserò su. Volevo dire che da loro non uscirà niente, forse dovremo interpretare le campane (un simbolo come un altro).
Ciao e grazie.


a Emilio.
Un caro saluto.

 Carla de Falco - 17/11/2012 15:01:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Sincera (come sempre).
La chiusa non mi convince.
Incipit e corpo del testo, invece, così come lo spunto ed il titolo, mi sono piaciuti moltissimo.
In particolare, ho trovato raffinatissima la tecnica (già provenzale) della ripresa verso/concetto, a mo’ di coblas capfinidas (riguarda la chiusa, se puoi).

 Emilio Capaccio - 17/11/2012 14:44:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Parli con voce accurata ed amorevole di una madre, non tanto di poetessa, perciò amo questa poesia in cui è come se entrassi più dentro la tua intimità, mettendo su carta quello che vedi nella famiglia, nei figli e nel rapporto genitori-figli.
Davvero molto bella e profonda.

Un bacio Loredana.